l'avvocato Lorenzo Iacobbi su: Banche. Prescrizione anatocismo – sentenza a favore dei correntisti
Le sezioni unite della Corte di Cassazione hanno aderito all’orientamento già fatto proprio da diversi tribunali, secondo il quale i correntisti hanno il diritto di chiedere alla Banca la restituzione degli interessi anatocistici, vale a dire dell’illegittima produzione degli interessi su interessi, sin dalla data di apertura del rapporto con l’Istituto di credito. La prescrizione decennale di tale diritto, invece, a differenza di quanto sostengono le Banche nelle controversie aventi ad oggetto tale problematica, decorre dalla data di chiusura del rapporto.
Grazie alla sentenza della Suprema Corte tantissimi altri correntisti, che hanno o hanno avuto un contratto di conto corrente (purché non sia stato chiuso da più di 10 anni) che ha registrato degli scoperti ed al quale sono state illegittimamente addebitate somme da parte degli Istituti di credito, potranno agire in giudizio per far valere i propri diritti chiedendo la restituzione delle somme illegittimamente percepite da detti Istituti.
Con il termine anatocismo (dal greco anà – di nuovo, e tokòs – interesse) si intende la capitalizzazione degli interessi su un capitale, affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi (in pratica è il calcolo degli interessi sugli interessi). Nella prassi bancaria, tali interessi vengono definiti “composti”. Un esempio di anatocismo è quello di capitalizzare (ossia sommare al capitale di debito residuo) gli interessi ad ogni scadenza di pagamento, anche se sono regolarmente pagati.